martedì 3 aprile 2012

Agenzia ANSA

RC AUTO, ACI ANNUNCIA PROPOSTA PER ABBATTERE COSTI FINO 40% SPUNTO DA MAXI-INCHIESTA 'LIBRO NERO DELLA RCAUTO' DI BORGOMEO (ANSA) - ROMA, 3 APR - L'Aci ha già inviato al Presidente del Consiglio una proposta che ha come obiettivo quello di ridurre, con disposizioni che modificano o abrogano alcune leggi vigenti, i costi della Rc Auto di circa il 30% a livello nazionale, con un range del 15-40% nelle varie province italiane. Oltre che a dare un sostanzioso contributo alla sicurezza stradale. Il presidente Angelo Sticchi Damiani lo ha annunciato oggi durante la presentazione della maxi-inchiesta condotta dal giornalista di Repubblicà Vincenzo Borgomeo nel suo 'Libro Nero della RcAuto'. La Proposta, che Borgomeo elenca in dettaglio nel suo volume ed è stata redatto sulla scia del decreto sulle liberalizzazioni, comprende 4 articoli di uno schema di progetto di legge e 4 raccomandazioni per un intervento del Governo.
Nel suo libro Borgomeo si chiede come sia possibile parlare di sicurezza stradale in un Paese in cui 3,5 milioni di auto circolano senza assicurazione, in cui 100 incidenti automobilistici provocano nel 23% dei casi danno fisici contro i 10 di FRancia, Germania e Belgio e gli 11 del Regno Unito. Ma si chiede anche come risolvere il problema dei continui rincari dell' RC Auto, che solo fra il 1990 e il 2010 è aumentata del 149,1%, con un ulteriore peggioramento dal 2011. Il costo delle assicurazioni RC Auto, ha spiegato Borgomeo, è diventato difficile da sostenere, soprattutto in un momento in cui le famiglie devono pagare lo scotto di una pesante crisi economica.
Negli ultimi 10 anni, ad esempio, il carburante è aumentato del 96,3%. Ma per ciò che riguarda i costi delle RC Auto parte delle responsabilità sono da ascrivere agli incrementi dei risarcimenti, provocati da frodi dei privati. Ogni anno arrivano 700 mila denunce per "colpo di frusta", danno in cui il medico si limita a scrivere nel referto "il paziente lamenta dolori al collo", e per questo le assicurazioni pagano 2 miliardi di euro l'anno, pari al 15% del valore totale dei sinistri annui. Il cittadino, inoltre ha due anni per chiedere il risarcimento per un sinistro, senza nessun obbligo di sottoporre a perizia la vettura per la quale si pretende il risarcimento.
Un panorama che, ricorda Borgomeo, conferisce all'Italia un primato negativo, e non solo europeo. Ma è anche un tunnel, spiega l'autore, da cui si può uscire riducendo il rimborso dei sinistri. Per farlo in modo corretto è necessario contrastare le frodi e contenere alcune componenti di costo con una legge adeguata. (ANSA)
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